E’ considerato normale usare gli animali per tutto quanto ci può sembrare “utile” o divertente: tenerli prigionieri in gabbie nei circhi e negli zoo, comprarli nei negozi, mangiarli, usarli nei laboratori, usare la loro pelle o pelliccia. Per esempio si ritiene che 20.000 orsi tibetani o”orsi della luna” siano prigionieri delle fattorie della bile. L’orso tibetano è torturato e […]
E’ considerato normale usare gli animali per tutto quanto ci può sembrare “utile” o divertente: tenerli prigionieri in gabbie nei circhi e negli zoo, comprarli nei negozi, mangiarli, usarli nei laboratori, usare la loro pelle o pelliccia.
Per esempio si ritiene che 20.000 orsi tibetani o”orsi della luna” siano prigionieri delle fattorie della bile. L’orso tibetano è torturato e sfruttato per l’estrazione della bile utile poi per medicinali, vini, shampoo e bevande. Se sono fortunati, gli orsi riescono a uccidersi altrimenti la tortura dura 20-25 anni, ovvero tutta la vita. La bile dell’orso come ingrediente è fuorilegge quasi ovunque ma non in Cina. La bile d’orso è considerato un ingrediente prelibato per palato, pelle e salute degli asiatici perché contenuto in medicinali,vini, shampoo e bevande della tradizione asiatica e viene estratta con un trattamento particolarmente crudele. Il liquido infatti, viene ricavato come da un rubinetto, attraverso un catetere permanente impiantato nell’intestino.
La sofferenza è tale che molti animali impazziscono letteralmente dal dolore, tentando di vincerla sbattendo violentemente la testa contro le sbarre delle piccolissime celle in cui vivono e persino artigliandosi o mordendosi fino a strapparsi gli intestini.
I più fortunati muoiono, ma la maggior parte di loro viene messa in condizione di non potersi fare del male limando loro i denti ed estratti gli artigli. Ai più testardi vengono amputate addirittura le zampe. Le fattorie della bile nascono alla fine degli anni ’70 ma vengono “scoperte” solamente nel 1993 grazie alle denuncie di una coraggiosa signora inglese, Jill Robinson, attiva per i diritti degli animali fondando l’Animals Asia Fundation (AAF) e creando oasi in Cina e Vietnam dove accogliere gli orsi salvati dalle fattorie.
La Cina si mostra particolarmente cruenta anche nei confronti di volpi e cani-procioni facendo subire a queste anime atrocità per le loro pellicce. La denuncia di Animal Equality mostra i trattamenti atroci adottati in Cina, dove gli animali vengono esattamente torturati e scuoiati vivi. Per ottenere la pelliccia si usano due barre metalliche: una viene inserita nella bocca dell’animale, l’altra nell’ano.
Le barre vengono poi collegate a una batteria per automobili ed utilizzando scariche elettriche paralizzano gli animali senza ucciderli. A questo punto vengono scuoiati vivi. Lo scopo è quello di mantenere il pelo più intatto possibile. Tale pratica è stata testimoniata dall’investigazione condotta nella regione dello Shandong dagli attivisti di Animal Equality.
Fonti Corriere della Sera, stopcensura.com , agireora.org, focus.it
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