La notte del 24 gennaio 2004 le forze dell’ordine vengono allertate da Andrea Volpe, il quale – con un atteggiamento piuttosto esaltato – spiega ai soccorritori di essere stato aggredito insieme alla sua ragazza. La testimonianza non attendibile, lo stato di esaltazione di lui e quello di incoscienza di lei non riescono tuttavia a […]
La notte del 24 gennaio 2004 le forze dell’ordine vengono allertate da Andrea Volpe, il quale – con un atteggiamento piuttosto esaltato – spiega ai soccorritori di essere stato aggredito insieme alla sua ragazza. La testimonianza non attendibile, lo stato di esaltazione di lui e quello di incoscienza di lei non riescono tuttavia a mascherare i sintomi dell’abuso di droghe. È così che inizia la storia delle Bestie di Satana.
Elisabetta Ballarin viene trasportata prontamente in ospedale, dove inizierà a biascicare frasi illogiche e apparentemente senza senso sulla morte di una ragazza. In realtà, almeno per il momento, nessun decesso era ancora avvenuto, perché Mariangela Pezzotta era sepolta viva nelle vicinanze dello chalet dove i carabinieri avevano poco prima soccorso la coppia.
Le ricostruzioni vaghe dei due portano infine alla confessione, e il corpo di Mariangela Pezzotta viene trovato il giorno seguente senza vita, con il volto sfigurato da colpi di pistola e di badile – nonostante ciò ancora cosciente al momento della sepoltura, per ammissione dei responsabili.
La coppia non ha più nulla da perdere e comincia a parlare: quell’omicidio è stato eseguito su ordine di Nicola Sapone, il personaggio più influente all’interno del loro gruppo di satanisti.
Intanto dalle indagini emergono altri nomi già noti alle forze dell’ordine. Quella setta satanica che faceva dell’abuso di stupefacenti il suo rito prioritario era una volta frequentata da Chiara Marino e Fabio Tollis, scomparsi dal 1998, oltre che da Andrea Bontade, morto suicida nello stesso anno.
Il legame tra i diversi casi è ormai innegabile: Andrea Volpe inizia a parlare.
Fabio Tollis e Chiara Marino facevano entrambi parte delle Bestie di Satana, con le quali si stringe un patto di sangue che impedisce di lasciare la setta… se non da morti. Le vite dei due tuttavia non si svolgono solo intorno ai satanisti: hanno un lavoro, delle passioni. Il contatto con la realtà li spinge man mano a sollevare dubbi rispetto al gruppo.
Vogliono uscirne… ma c’è il patto di sangue. Devono morire.
Dopo vari tentativi andati a vuoto, il 17 gennaio 1998 il gruppo si riunisce per un rito nei boschi di Mezzana Superiore. Qui Fabio e Chiara si trovano davanti a un fosso profondo circa due metri e solo in quel momento si rendono conto del loro destino.
I due vengono aggrediti con una violenza brutale e irrefrenabile da Sapone e compagni, i quali – sotto effetto di un cocktail di stupefacenti – attaccano le vittime con colpi così forti e in uno stato di esaltazione tale da provocare ferite a loro stessi nonché la rottura delle armi utilizzate. Le vittime vengono poi gettate nel fosso scavato diversi giorni prima anche da Andrea Bontade. Quest’ultimo, però, non ha avuto il coraggio di presentarsi per uccidere la coppia.
Il 21 settembre 1998 sarà proprio lui a morire, messo davanti ad un bivio dalle Bestie di Satana: «Se non lo fai tu, lo faremo noi». Andrea Bontade questa volta non si tira indietro: si toglie la vita andando a schiantare con la sua auto a 180km/h contro un muro.
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