La rivista National Geographic vanta 50 milioni di lettori in tutto il mondo. Tradotta in trentuno lingue, nacque nel 1888 per volere di una fondazione che riuniva decine di ricercatori e scienziati il cui scopo era quello di diffondere la conoscenza geografica. Nel 2013 la rivista ha festeggiato il suo 125° anniversario. Per l’occasione gli […]
La rivista National Geographic vanta 50 milioni di lettori in tutto il mondo. Tradotta in trentuno lingue, nacque nel 1888 per volere di una fondazione che riuniva decine di ricercatori e scienziati il cui scopo era quello di diffondere la conoscenza geografica.
Nel 2013 la rivista ha festeggiato il suo 125° anniversario. Per l’occasione gli editori hanno aperto un blog, FOUND, per condividere con lettori e internauti una lunga storia di immagini inedite o dimenticate tra le pagine di qualche vecchio numero.
I protagonisti ritratti dalle macchine fotografiche nel corso di oltre 100 anni sono tra i più vari. Un luogo, una persona, un animale che, inseriti nel contesto storico di loro appartenenza, riescono a raccontare la società più di qualsiasi parola.
Questo bellissimo esemplare di cervo bianco è stato catturato dell’obbiettivo di James P. Blair nel 1973 tra la natura del paesaggio svizzero.
Sembra un dipinto ma si tratta semplicemente di dune modellate dal vento dell’Algeria, 1973.
Lo scatto risale al 1931 ed è la prima foto aerea a colori della Statua della Libertà di New York.
Ricorda molto un’altra nave, il Titanic, ma in realtà è solo la gemella. Quello che vedete nella foto è il momento in cui, nel 1914, la Britannic esce finalmente dai cantieri irlandesi di Belfast Harbour. Il suo destino si è rivelato tragicamente simile a quello della “sorella”: aveva alle spalle solo due anni di attività quando colpì una mina navale nel Mar Egeo e affondò in appena 55 minuti. Le vittime furono solo trenta, mentre in migliaia riuscirono a trovare la salvezza.
Gli uomini “incastrati” nell’angusto spazio sono Don Walsh e Jaques Piccard. È il 1960 quando, a bordo del batiscafo Trieste, i due scendono a oltre 11mila chilometri sotto il livello del mare nella Fossa delle Marianne. L’impresa è stata ripetuta solo nel 2012 dal regista James Cameron, già noto per aver personalmente visitato il relitto del Titanic.