Quante volte vi sarà capitato di usare l’espressione “vorrei sapere cosa ti passa per la testa”? Sappiate che, nel caso di un pesce poco popolare ma noto da oltre 70 anni, tale desiderio è realizzabile… letteralmente. Stiamo parlando del Micropinna microstoma, un piccolo pesce – unico esponente superstite del suo genere – che popola le […]
Quante volte vi sarà capitato di usare l’espressione “vorrei sapere cosa ti passa per la testa”? Sappiate che, nel caso di un pesce poco popolare ma noto da oltre 70 anni, tale desiderio è realizzabile… letteralmente.
Stiamo parlando del Micropinna microstoma, un piccolo pesce – unico esponente superstite del suo genere – che popola le acque dell’Oceano Pacifico, dove vive a circa 800 metri di profondità ma che si può incontrare occasionalmente anche a 16 metri sotto il livello del mare.
Il particolare nome (dal greco, “piccola bocca”) è dovuto alle sue dimensioni ridotte: l’esemplare più grande non supera i 15 centimetri di lunghezza.
Ma il tratto distintivo, come anticipato, è un altro: possiamo letteralmente vedere cosa passa per la testa del pesce, essendo protetta da un capsula incolore (e dunque trasparente) attraverso la quale è possibile osservare gli organismi che cela.
La scoperta del Micropinna microstoma risale al 1939, tuttavia solo recentemente si è riusciti nell’impresa di fotografarlo vivo.
Oltre agli scatti acquisiti con una particolare fotocamera subacquea, nel 2004 è stato realizzato anche un video della tranquilla attività marina del piccolo pesce, che dal momento della sua pubblicazione è riuscito ad ottenere quasi 5 milioni di visualizzazioni su YouTube.
A prima vista è facile confondere le esclusive foto con immagini che sembrano essere completamente realizzate al computer. Fortunatamente, grazie al video possiamo godere di un esclusivo punto di vista che lo rende un po’ “più reale”.
Osservato nel buio della profondità, la capsula incolore che ricopre il suo volto appare essere l’unica fonte di illuminazione e, al suo interno, una serie di organi sembrano essere parte di un microcosmo.
Una precisazione è però doverosa. In realtà non stiamo guardando “nella testa” del microstoma, perché in realtà la capsula incolore non è altro che una protezione dei particolari occhi tubolari. Insomma, quella che osserviamo è ancora una parte esterna del suo corpo, ricoperta da una membrana che protegge la delicata vista.
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