Nel ‘900 le cartoline stereoscopiche erano molto popolari e venivano spesso utilizzate per illustrare paesaggi, panorami e in generale immagini che potremmo definire neutre. Quando la diffusione di questo strumento raggiunse il suo apice, qualcuno pensò di allargare i suoi orizzonti e di conferirgli uno scopo meno ludico e più educativo… in un certo senso. […]
Nel ‘900 le cartoline stereoscopiche erano molto popolari e venivano spesso utilizzate per illustrare paesaggi, panorami e in generale immagini che potremmo definire neutre.
Quando la diffusione di questo strumento raggiunse il suo apice, qualcuno pensò di allargare i suoi orizzonti e di conferirgli uno scopo meno ludico e più educativo… in un certo senso.
Recentemente sono apparse in rete una serie di cartoline stereoscopiche che un internauta ha scovato in un mercatino dell’usato.
Si tratta di immagini che destano un certo stupore a causa della loro stravaganza.
I genitori utilizzavano queste cartoline per educare i propri figli, per insegnare loro a “comportarsi bene”. Quale miglior modo se non quello di spaventarli con immagini che in tenera età rappresentano il culmine del terrore?
Come vedete, le immagini “pedagogiche” illustrano la classica storia dell’uomo nero: una madre accompagna la figlia a letto ma quest’ultima, un po’ ribelle, rifiuta di seguire gli ordini. La donna esce dalla stanza lasciando la bambina sola, e nello stesso momento si intravede nell’oscurità della finestra una spaventosa figura spiare la piccola che dorme.
Il mostro fa poi la sua comparsa sotto il letto della povera bambina colpevole, come vedremo, di non aver recitato le preghiere. La raccapricciante creatura si avvicina sempre di più alla piccola, fino a svegliarla.
Terrorizzata, la figlia ribelle esegue gli ordini del mostro e comincia a pregare. La storia si conclude con la scomparsa della bambina.
È evidente che all’epoca non veniva dato peso alle scienze pedagogiche e l’unico obiettivo di un genitore appariva essere quello di non ricevere fastidi dalla prole.
Oggi le circostanze si sono capovolte e il ruolo di genitore è diventato quasi un mestiere da eseguire secondo regole ben delineate che non prevedono la visione forzata di scene horror, di violenze e di scomparse… sempre che i bambini non osino vedere la tv (in qualunque momento della giornata).