Non è facile ricordare la vita prima di Photoshop. Probabilmente molte persone credono che, prima dell’avvento della tecnologia digitale, le fotografie siano state semplici rappresentazioni della realtà, nel momento dello scatto. Ma non è del tutto così. In epoca vittoriana, la fotografia era un settore in piena espansione, e la manipolazione di foto, verso la fine […]
Non è facile ricordare la vita prima di Photoshop. Probabilmente molte persone credono che, prima dell’avvento della tecnologia digitale, le fotografie siano state semplici rappresentazioni della realtà, nel momento dello scatto. Ma non è del tutto così. In epoca vittoriana, la fotografia era un settore in piena espansione, e la manipolazione di foto, verso la fine del 1800, era una nuova e sconosciuta arte, le possibilità di alterare la realtà di una fotografia erano infinite, ma occorreva una competenza molto specifica. Creando ritratti realizzati con la combinazione di più negativi, i fotografi vittoriani cercarono di conquistare il pubblico, e guadagnare qualcosa in più, offrendo la possibilità di essere immortalati con la propria testa in grembo, o fluttuante nell’aria.
Evidentemente la decapitazione era un tema che affascinava particolarmente le persone dell’epoca, e visto che si era trovato il mondo di applicarla senza la necessità di tagliare la testa di nessuno, divenne molto popolare. Certo occorreva trascorrere molto tempo in camera oscura, e si può immaginare che questo effetto speciale sia il risultato di un lungo, noioso e attento processo che, come dimostrano le foto qui sotto, alcuni fotografi erano più abili di altri a realizzare. Anche se la gente dell’epoca vittoriana è generalmente considerata soffocante e repressa, sicuramente aveva anche un senso piuttosto macabro dell’umorismo.
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