La Cina è nota per la rigidità delle proprie regole e per i trattamenti disumani all’interno delle proprie carceri. Non è questo il caso di Hu Wanlin, serial killer cinese responsabile della morte di oltre 190 persone. Hu Wanlin viene arrestato per la prima volta con l’accusa di omicidio, truffa e sequestro di persona. Condannato, […]
La Cina è nota per la rigidità delle proprie regole e per i trattamenti disumani all’interno delle proprie carceri. Non è questo il caso di Hu Wanlin, serial killer cinese responsabile della morte di oltre 190 persone.
Hu Wanlin viene arrestato per la prima volta con l’accusa di omicidio, truffa e sequestro di persona. Condannato, finisce in carcere e nel 1993 apre un suo “studio medico” tra quelle mura, definendosi un medico onnipotente capace di curare tumori e altre gravi malattie. In realtà la sua istruzione si ferma alla scuola primaria, ma in Cina è possibile praticare la professione liberamente.
Dopo tre anni e decine di decessi tra i detenuti, le autorità proibiscono all’uomo di proseguire nella sua attività, tuttavia presto esce dal carcere, si trasferisce e continua a praticare in modo illegale. Secondo Hu Wanlin, l’acqua è il male principale per la salute dell’uomo e il suo talento naturale gli permette di diagnosticare le più terribili patologie e quindi di guarirle.
Durante il suo soggiorno a Luohe avvengono – come previsto – decine e decine di decessi tra i suoi pazienti, tra cui compare anche il sindaco della città. A quanto pare, responsabile delle morti sono le enormi quantità di solfato di sodio (sale) che l’uomo aggiunge ai suoi preparati di erbe. Secondo l’autopsia di una delle vittime, un ragazzo di 22 anni, questi avrebbe ingerito 1,5 chili di sale.
Il medico onnipotente viene allontanato dalla città, si trasferisce altrove e continua ad uccidere. Viene arrestato solo nel 1999 e condannato nel 2000 a 15 anni di carcere: gli inquirenti sono riusciti a collegare l’attività del finto medico a circa 150 decessi, tuttavia si sospetta di oltre 190 vittime.
La storia però non finisce qui. Siamo nel 2015, l’anno in cui dovrebbe uscire Hu Wanlin dal carcere: in realtà è già fuori da anni, grazie alla riduzione della pena. Ma l’uomo è decisamente recidivo, perché una volta uscito ha ripreso le sue “cure” e dunque ucciso altri pazienti.
E' severamente vietato copiare i contenuti de "La Nona Porta" senza citare la fonte.