Il nome di Albert Einstein è noto praticamente a tutti e, per quanto si possa conoscere o meno la fisica, è facile associare il suo nome alla teoria della relatività. La validità delle sue tesi è incontestata, tuttavia negli ultimi tempi si mette in discussione la paternità di queste. Si dice che dietro un grande […]
Il nome di Albert Einstein è noto praticamente a tutti e, per quanto si possa conoscere o meno la fisica, è facile associare il suo nome alla teoria della relatività. La validità delle sue tesi è incontestata, tuttavia negli ultimi tempi si mette in discussione la paternità di queste. Si dice che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, ma in questo caso il sospetto è che l’uomo abbia in realtà un ruolo secondario.
Albert Einstein non era uno studente modello. Al Politecnico di Zurigo rivelava un’attività mediocre, ben al di sotto dei primi della classe. È qui che incontra Mileva Maric, una delle poche donne all’interno dell’istituto, che tuttavia – come il suo futuro marito – non spiccava per una particolare perspicacia.
In ogni caso, terminati gli studi i due si sposano e – stando alla corrispondenza giunta a noi – iniziano a lavorare insieme sulle teorie che hanno reso Einstein il padre della fisica moderna. Nelle lettere destinate alla moglie, il fisico si riferiva alle ricerche sulla relatività utilizzando l’espressone «il nostro lavoro» e dunque implicando un coinvolgimento attivo della consorte.
In una lettera Albert Einstein scrive:
Quanto sarò orgoglioso il giorno in cui, tu ed io insieme, avremo portato il nostro lavoro ad una conclusione vittoriosa.
Un’altro indizio del ruolo di Mileva Maric lo trova il fisico Evan Walker nelle memorie del collega russo Abraham Joffe, il quale parla di alcuni documenti sulla teoria della relatività firmati Einstain-Maric. Purtroppo questa corrispondenza sembra essere sparita e Joffe è ormai deceduto.
Altri, come il dottor Troemel-Ploetz, sostengono addirittura che il genio della famiglia sia stato proprio Mileva ma che, essendo donna in una società fondamentalmente patriarcale, abbia fatto un passo indietro per evitare l’ingiusto discredito del suo lavoro.
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