Nel 2011 Antoinette Nicole Davis viene accusata della morte di sua figlia Shaniya, 5 anni. Non si tratta di una “semplice” accusa di omicidio, perché la donna non ha commesso il crimine con le sue stesse mani in momento di rabbia, al contrario ha deciso di cedere la piccola per una questione di “affari” all’uomo […]
Nel 2011 Antoinette Nicole Davis viene accusata della morte di sua figlia Shaniya, 5 anni. Non si tratta di una “semplice” accusa di omicidio, perché la donna non ha commesso il crimine con le sue stesse mani in momento di rabbia, al contrario ha deciso di cedere la piccola per una questione di “affari” all’uomo che ha poi utilizzato la bambina come un oggetto sessuale prima di infliggerle le ultime sofferenze.
Shaniya scompare dalla sua abitazione di Cumberland County nel novembre 2009; le autorità vengono immediatamente allertate da una disperata madre che ha appena perso la sua bambina. Nonostante ciò, la maschera della disperazione di cui Antoinette si serve verrà presto strappata dal suo volto, perché le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza non mentono.
Acquisiti i video, gli inquirenti non impiegheranno molto a notare la presenza di un uomo che porta con sé, tra le sue braccia, una bambina dal volto triste e impaurito. Quell’uomo viene individuato immediatamente perché è una vecchia conoscenza della polizia locale, la quale lo ha più volte fermato per spaccio di droghe.
Ed è proprio la sua attività alla base di questo disgustoso evento: Antoinette Davis ha una dipendenza da stupefacenti, condizione che le procura ulteriore povertà in una vita già di per sé misera. La donna ha bisogno delle sue dosi ma non ha il denaro per pagarle; Mario gliele concede, ma non è sua abitudine fare beneficenza: il prezzo da pagare è sua figlia. L’accordo viene concluso immediatamente.
Lo spacciatore non farà alcuno sforzo per procurarsi la sua carne da macello. Bussa alla porta della cliente e semplicemente si fa passare Shaniya che, spaventata dal fatto di dover seguire uno sconosciuto, non immaginava ciò che il suo corpo e la sua mente avrebbero subito di lì a poco.
Mario McNeil stupra la piccola di 5 anni, la strangola fino alla morte e poi getta il suo corpo tra la vegetazione di un vicino bosco. Shaniya verrà trovata lì, lasciata come un sacco dei rifiuti, con il volto della sofferenza.
Tra le accuse da cui dovrà difendersi la madre: abuso su minori, schiavitù sessuale, violenza sessuale e traffico di esseri umani. La cauzione è fissata a 1.5 milioni di dollari, ma questa volta non ha altri figli da vendere per procurarsi ciò di cui ha bisogno.
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