Il deep web (o rete sommersa) è una parte di internet nascosta, alla quale non possiamo accedere attraverso i normali browser e motori di ricerca. Eppure chiunque può entrarvi utilizzando un particolare software disponibile in rete, grazie al quale si può inoltre navigare in modo del tutto anonimo. Questa “rete nascosta” è per ovvi motivi […]
Il deep web (o rete sommersa) è una parte di internet nascosta, alla quale non possiamo accedere attraverso i normali browser e motori di ricerca. Eppure chiunque può entrarvi utilizzando un particolare software disponibile in rete, grazie al quale si può inoltre navigare in modo del tutto anonimo.
Questa “rete nascosta” è per ovvi motivi un covo di spacciatori ma soprattutto di pedofili. È qui che principalmente avviene lo scambio di materiale pedopornografico, ed è qui che Pam – così la chiameremo – ha deciso di infiltrarsi al fine di effettuare una ricerca per la sua tesi di laurea. La studentessa americana ha poi deciso di raccontare in un articolo le oscenità di cui è stata testimone.
Innanzitutto, – spiega Pam – riuscire ad accedere ai forum frequentati dai pedofili risulta essere più difficile del previsto; si tratta infatti di gruppi ampi (si parla di decine di migliaia di utenti) ma estremamente chiusi, la cui priorità assoluta è quella di mantenere la propria privacy inviolata ed evitare in qualsiasi modo di essere individuati dalle autorità o da ricercatori e curiosi.
Per accedere a queste piazze virtuali è necessario l’invito da parte di un utente già membro della community, cosa che Pam riesce ad ottenere grazie alla “generosità” di un pervertito.
Ora, immaginate di trovarvi su un qualsiasi forum della rete dedicato ad un qualsiasi argomento, ad esempio il cinema, la musica, un particolare cantante e così via. In pratica è la stessa esperienza, solo che al centro delle discussioni è trattata in modo totalmente esplicito la pedofilia, alla stregua di un normale orientamento sessuale.
In alcune discussioni, stando alla testimonianza di Pam, i pedofili spiegano ai meno esperti come poter “illuminare” i bambini con la filosofia dell’amore libero, offrendo loro esempi pratici di violenza su minori e raccogliendoli perfino in un “manuale del pedofilo”. In un’altra discussione, qualcuno chiedeva quali fossero le droghe migliori per stordire i bambini prima di compiere gli atti osceni, altri ne sostenevano l’inutilità dato che gli stessi bambini non sarebbero in realtà vittime, ma individui del tutto consenzienti che vogliono godere della propria sessualità.
Ma la testimonianza più stomachevole riportata da Pam è quella di una utente con il nickname di sarahthecunt. La donna ha incontrato suo marito in una chat di pedofili e insieme hanno tre figli, tutti «educati alla filosofia dell’amore», ossia tutte vittime delle loro perversioni.
Come spiega sarahthecunt (che inoltre pubblica i video delle violenze sessuali nei confronti dei propri figli), la coppia ha regole ben precise all’interno del loro nucleo familiare, la prima delle quali è di non stuprare i figli fino al compimento del quinto anno di età ma – racconta divertita la donna – lei e il marito non sono riusciti a rispettarla.
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