Come previsto, si è tenuta pochi giorni fa la dissezione pubblica di una leonessa presso lo zoo di Odense, in Danimarca: si è trattato di un vero e proprio evento con tanto di pubblico. Ovviamente non sono mancate le proteste degli animalisti di tutto il mondo. Come preannunciato dalla stessa struttura, la dissezione pubblica della […]
Come previsto, si è tenuta pochi giorni fa la dissezione pubblica di una leonessa presso lo zoo di Odense, in Danimarca: si è trattato di un vero e proprio evento con tanto di pubblico. Ovviamente non sono mancate le proteste degli animalisti di tutto il mondo.
Come preannunciato dalla stessa struttura, la dissezione pubblica della leonessa di un anno – soppressa nove mesi fa e congelata – si è verificata il 15 ottobre 2015 ad opera di Lotte Tang Berg e Rasmus Kolind, i veterinari dello zoo di Odense. A far notizia non è stata l’operazione in sé, quanto le modalità e i motivi per cui essa è avvenuta.
Ad essere dissezionato è stato infatti il corpo di una giovane e sana leonessa, la cui unica “colpa” è stata quella di eccedere il numero di animali previsto all’interno dello zoo. Ad Odense – spiega il direttore Michael Wallberg – possono essere ospitati un determinato numero di animali, oltre il quale si verificherebbe un calo della qualità di vita di tutto il gruppo, dunque bisogna andare oltre l’aspetto sentimentale della questione ed agire nel modo migliore possibile affinché si mantenga un standard adeguato.
Ma a scatenare la polemica internazionale è stata più che altro la modalità adottata in questa occasione. La dissezione pubblica ha infatti costituito un evento mediatico e si è svolta di fronte ad un pubblico di bambini, accorsi allo zoo di Odense insieme ai propri insegnanti per quella che sembrava essere una gita educativa.
Di fronte alle numerose ed aspre critiche piovute da tutto il mondo, anche in questo caso il direttore della struttura ha voluto mantenere il massimo della professionalità, evidenziando gli aspetti scientifici e didattici della pratica che in Danimarca si tiene pubblicamente già da qualche tempo, inoltre sottolinea il profondo interesse da parte dei bambini che accorrono per assistere: in molti – afferma Wallberg – tentano di avvicinarsi per vedere meglio e capire il posizionamento dei vari organi all’interno del corpo degli animali.
Interviene nella vicenda anche l’Associazione Animalisti Italiani, che attraverso le parole del presidente Walter Caporale esprime i propri dubbi sull’utilità sia della dissezione che della spettacolarizzazione di un tale evento.
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