La permanente stanchezza fisica, l’apatia e la depressione possono essere considerate come la punta di un iceberg, come i sintomi visibili di un male nascosto. Lise Bourbeau, esperta di psicologia della crescita personale, pone alla base di tali problematiche la teoria delle cinque ferite emotive: il rifiuto, l’abbandono, il tradimento, l’ingiustizia, l’umiliazione. Secondo l’esperta, le […]
La permanente stanchezza fisica, l’apatia e la depressione possono essere considerate come la punta di un iceberg, come i sintomi visibili di un male nascosto. Lise Bourbeau, esperta di psicologia della crescita personale, pone alla base di tali problematiche la teoria delle cinque ferite emotive: il rifiuto, l’abbandono, il tradimento, l’ingiustizia, l’umiliazione.
Secondo l’esperta, le esperienze di vita possono essere così dolorose da indurci a costruire in modo inconscio una maschera per celarle agli altri ma soprattutto a noi stessi; motivo per cui diventa praticamente impossibile affrontarle e sconfiggerle.
Ecco quali sono le cinque ferite emotive:
RIFIUTO
L’esperienza del rifiuto è particolarmente amara. Non genera a sua volta un rifiuto verso gli altri, al contrario induce a non accettare se stessi a non riconoscere le proprie capacità; il risultato di questa condizione si riscontra nella tendenza alla solitudine. Chi ne soffre è spesso portato all’attività intellettuale e gode di un’ottima capacità di osservazione, che tuttavia diventa la principale causa dell’inerzia che impedisce di affrontare la vita.
ABBANDONO
Questa ferita emotiva può considerarsi in un certo senso l’antitesi della prima. Chi è vittima di una tale esperienza, infatti, sente il continuo bisogno di compagnia e teme profondamente la solitudine, che in ogni caso si fa sentire nonostante la propensione ai rapporti interpersonali.
UMILIAZIONE
Una delle caratteristiche di chi ha subito un’umiliazione è il profondo impegno riposto nel lavoro e più in generale nelle attività il cui risultato possa essere oggetto dell’attenzione altrui. L’individuo umiliato sviluppa ipersensibilità, la quale provoca a sua volta una paura irrazionale delle situazioni che prevedono il giudizio degli altri. Altra peculiarità è quella dell’empatia, ossia la capacità di immedesimarsi negli stati d’animo altrui.
TRADIMENTO
Questa ferita emotiva ha alla sua base la mancanza di fiducia, nata da una promessa importante non mantenuta o da un’aspettativa non raggiunta. La persona in questo caso sente la necessità di tenere tutto sotto controllo e pretende il massimo sia da se stessa che dagli altri. Molta importanza viene data alle aspettative future: ciò impedisce di vivere ed apprezzare il presente.
INGIUSTIZIA
Chi ha subito un’ingiustizia tende a puntare tutto sulla propria condotta e in particolare sui propri doveri, i cui risultati comportano una sorta di riscatto. Queste persone tralasciano quasi sempre il piacere in quanto distrazione dai compiti che devono essere portati a termine. Solitamente si tratta di individui con un portamento rigido, estremamente precisi e ordinati.
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