Quando siamo in contatto con altre persone non è solo la nostra voce a comunicare. I nostri movimenti, le espressioni e gli sguardi manifestano spesso stati d’animo che inconsciamente vogliamo trasmettere all’altro. Il linguaggio del corpo richiede talvolta un’attenta osservazione ma, con le principali nozioni di questa disciplina, è possibile interpretare rapidamente alcuni dei segnali […]
Quando siamo in contatto con altre persone non è solo la nostra voce a comunicare. I nostri movimenti, le espressioni e gli sguardi manifestano spesso stati d’animo che inconsciamente vogliamo trasmettere all’altro. Il linguaggio del corpo richiede talvolta un’attenta osservazione ma, con le principali nozioni di questa disciplina, è possibile interpretare rapidamente alcuni dei segnali più comuni.
Guardare una persona negli occhi può comunicare diversi stati d’animo. Prima di tutto esprime sicurezza nella persona che riesce a tenere lo sguardo altrui, ma allo stesso tempo è indice di interesse nei confronti dell’interlocutore.
Situazione opposta si rileva invece quando l’individuo evita di guardare negli occhi. Ad esempio, guardare le labbra può manifestare una condizione di disagio (in un contesto romantico comunica invece la passione) e, più in generale, se i nostri occhi si soffermano su un punto fisso del viso altrui è solitamente sintomo di nervosismo. L’indifferenza o addirittura il sentimento di antipatia emergono invece con la tendenza ad evitare completamente la vista della persona che abbiamo di fronte, ad esempio guardandoci intorno, fissando un punto della strada o della stanza in cui ci troviamo.
Altre espressioni adottate dal linguaggio del corpo sono invece comunemente accettate ed utilizzate tanto da sostituire la comunicazione verbale. Ad esempio, sorridere lievemente mentre l’interlocutore parla è come dire “sono d’accordo”, fare l’occhiolino comunica complicità su un argomento confidenziale, ridere mostrando i denti e socchiudendo gli occhi manifesta indiscutibilmente uno stato di felicità e dunque di piacere nella compagnia.
Ma il linguaggio del corpo può essere rilevato non solo quando ci troviamo a contatto diretto con gli altri. Perfino quando siamo soli ma in un luogo pubblico, quindi in presenza di altre persone, il corpo tende ad assumere determinate posizioni al fine di esprimere il nostro stato d’animo. Avere la testa alta comunica sicurezza, indifferenza nel fatto che si venga osservati, mentre chi tende a tenere la testa verso il basso preferisce passare inosservato e restare da solo. Allo stesso modo, tenere le spalle aperte e dritte indica la propensione ad entrare in contatto con gli altri, mentre chi lascia andare le spalle curvandole non è interessato a socializzare.
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