Per la polizia californiana il killer di Clairemont era un offender disorganizzato, nonostante ciò in un arco temporale relativamente breve riuscì a stuprare ed uccidere sei donne prima di vedersi infliggere una condanna a morte nel 1993. Sull’infanzia di Cleophus Prince Jr. non si conosce molto, forse perché nulla di realmente interessante c’è da rilevare, […]
Per la polizia californiana il killer di Clairemont era un offender disorganizzato, nonostante ciò in un arco temporale relativamente breve riuscì a stuprare ed uccidere sei donne prima di vedersi infliggere una condanna a morte nel 1993.
Sull’infanzia di Cleophus Prince Jr. non si conosce molto, forse perché nulla di realmente interessante c’è da rilevare, se non il fatto che provenisse da una famiglia umile. Durante l’adolescenza comincia a fare uso di droghe, ma terminata la scuola si lascia alle spalle il passato arruolandosi in Marina.
L’esperienza militare di Cleophus non dura molto. Viene beccato durante un furto e per questo condannato a qualche mese di carcere. Scontata la pena ed escluso dalla Marina, il ragazzo si trasferisce nella contea di San Diego in un complesso residenziale di appartamenti, il Buena Vista Garden, e sarà proprio questo il punto di appoggio dal quale si muoverà in un’area non particolarmente estesa alla ricerca delle sue vittime.
A finire sotto le mani assassine del Clairemont Killer sono tutte donne, con un’età media piuttosto bassa. La prima vittima ha 20 anni e vive nei dintorni dell’appartamento del carnefice; anche la seconda – di un anno più grande – vive nei pressi del Buena Vista; la terza è la più giovane (insieme all’ultima), ha 18 anni e si trova in visita dal fratello nello stesso complesso residenziale dell’offender. A questo punto Prince si trasferisce nella parte est di San Diego, e con lui si sposta la location degli omicidi: qui perde la vita una donna di 38 anni. Le ultime due vittime vivono invece a University City, sono madre e figlia.
Il modus operandi del serial killer è sempre lo stesso. Osserva e spia la vittima per capirne le abitudini e gli orari. Nei momenti di maggiore vulnerabilità e sempre durante le ore del giorno, Cleophus Prince Jr. si introduce nell’abitazione utilizzando porte e finestre aperte; in silenzio va in cucina, sceglie un coltello, dunque si reca nel bagno o nella camera da letto dove – appena rientrata a casa – la vittima va a cambiarsi d’abiti e a farsi una doccia. Qui pugnala ripetutamente, stupra e, prima di andare via, ruba anelli e oggetti simili che talvolta regala alla sua fidanzata.
Ma il 23enne non è organizzato e, durante il suo ultimo tentativo, una donna riesce a scappare e allerta le autorità. Con un identikit già nelle mani degli inquirenti da qualche tempo, il numero di targa e la prova del DNA, Cleophus Prince Jr. viene arrestato e condannato a morte per sei omicidi nel 1990.
E' severamente vietato copiare i contenuti de "La Nona Porta" senza citare la fonte.