Ronald Butch DeFeo Jr. è un criminale e dirigente d’azienda statunitense, era il più grande di cinque figli, suo padre venne raffigurato più volte come una figura prepotente che picchiava spesso i figli e la moglie e, nonostante Butch fosse il suo preferito, era anche il più picchiato. A scuola il ragazzo, sovrappeso e pensieroso, era vittima […]
Ronald Butch DeFeo Jr. è un criminale e dirigente d’azienda statunitense, era il più grande di cinque figli, suo padre venne raffigurato più volte come una figura prepotente che picchiava spesso i figli e la moglie e, nonostante Butch fosse il suo preferito, era anche il più picchiato. A scuola il ragazzo, sovrappeso e pensieroso, era vittima di scherni e umiliazioni da parte dei suoi compagni di classe. Una volta cresciuto, la famiglia decise di portarlo da uno psichiatra per risolvere i suoi problemi, ma i tentativi furono vani e all’età di 17 anni iniziò anche ad assumere eroina e a bere alcool.
Il padre cominciò a regalargli di tutto pensando che fosse un modo per poterlo aiutare, ma i suoi comportamenti diventarono sempre più aggressivi. A 18 anni lo assunse nell’azienda di famiglia dandogli uno stipendio di 1000 dollari a settimana che lui puntualmente sperperava in discoteche e droghe del più disparato genere. In questo periodo ci furono degli episodi davvero sgradevoli: dapprima Ronald minacciò un suo amico con un fucile durante una battuta di caccia, poi durante una lite in casa tra i suoi genitori sparò al padre, che si salvò per miracolo per il malfunzionamento del fucile. Quest’ultimo episodio portò il padre di Ronald a circondare la villa di monumenti religiosi, giustificandosi con i vicini dicendo che aveva il diavolo in casa. Questa sua affermazione lasciò di stucco il vicinato che non riuscì a capire se si trattasse del figlio o di presenze demoniache all’interno dell’abitazione.
In seguito, Butch, irritato da quello che credeva essere un misero stipendio, pianificò una rapina a mano armata con un amico nella concessionaria del padre, accettando di dividere i soldi con il suo complice. Il piano andò a buon fine. Dopo la denuncia del furto da parte del padre di Ronald la polizia effettuò delle indagini riuscendo a risalire ai due giovani, ma il padre dopo aver capito che era stato proprio il figlio a commettere il crimine ritirò la denuncia e nessuno dei due venne arrestato.
La mattina del 13 novembre del 1974 verso le 6.30 del mattino Ronald corse in un bar della sua città di Amityville, Long Island, New York, chiedendo aiuto e dicendo che qualcuno aveva sparato alla sua famiglia. Arrivata la polizia a casa trovò uno scenario agghiacciante: tutti e sei i membri della famiglia erano morti, freddati ognuno nel proprio letto.
Tutte le vittime erano state colpite con un fucile calibro 35 intorno alle 3.00 di mattina. I coniugi DeFeo erano stati colpiti 2 volte, mentre i figli uccisi da un solo colpo. Tutte e sei le vittime furono rinvenute a pancia in giù, i loro corpi erano privi di segni di qualsiasi altro tipo di violenza, dato che l’assassino fu cosi veloce ad ucciderli che nessuna delle vittime si svegliò sentendo il rumore dello sparo precedente.
Durante la deposizione agli agenti, DeFeo accusò un uomo chiamato Louis Falini di aver ucciso la sua famiglia, ma nel suo racconto vi erano troppe incongruenze ed infatti, sottoposto ad un più serrato interrogatorio il giorno successivo, crollò e confessò gli omicidi, dichiarando che aveva compiuto i delitti perché incitato dalle voci dei demoni che infestavano la casa.
Il processo di Ronald cominiciò il 14 ottobre 1975, si tentò una difesa a suo favore per infermità mentale, ma il 21 novembre 1975 il giudice lo ritenne colpevole e lo condannò con sei sentenze consecutive di 25 anni di carcere.
Il 18 dicembre immediatamente successivo alla strage la casa veniva affittata ai Lutz: e qui comincia la storia narrata nel film “Amitiville Horror”. Quella che vi abbiamo raccontato è invece quella del vero Amityville Horror.
La Nona Porta
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