Un sadico, crudele fino ai limiti dell’impossibile, tiene imprigionate delle donne nella propria cantina. Le violenta e le maltratta per giorni. Due di loro muoiono e vengono mangiate. La storia di Gary Heidnik ha sconvolto, alla fine degli anni ’80, l’intera area di Philadelphia, nello stato della Pennsylvania degli USA, arrivando a ispirare (in parte) la […]
Un sadico, crudele fino ai limiti dell’impossibile, tiene imprigionate delle donne nella propria cantina. Le violenta e le maltratta per giorni. Due di loro muoiono e vengono mangiate.
La storia di Gary Heidnik ha sconvolto, alla fine degli anni ’80, l’intera area di Philadelphia, nello stato della Pennsylvania degli USA, arrivando a ispirare (in parte) la figura del terribile serial killer Buffalo Bill protagonista del romanzo e del film Il Silenzio degli Innocenti.
Gary Michael Heidnik nasce a Eastlake,il 22 novembre del 1943 da Michael e Ellen Heidnik, i genitori divorziarono quando aveva due anni. Gary e il fratello minore appena nato vissero inizialmente con la madre ma poi si trasferirono dal padre e dalla sua nuova compagna. La vita di Gary in questo periodo è stata caratterizzata dalle continue umiliazioni a cui la matrigna lo sottoponeva e alle prese in giro dei compagni di classe.
Terminati gli studi si iscrive alla prestigiosa Staunton Military Academy e dopo due anni di addestramento entra a tutti gli effetti nell’esercito, tuttavia dopo pochi mesi viene congedato per motivi di salute, gli viene diagnosticato il disturbo schizoide di personalità che gli permette di ottenere una dichiarazione di invalidità al 100% e una discreta pensione, avendo molto tempo libero si iscrive all’università ottenendo ottimi risultati fino al 1970.
Nel 1970 il suicidio della madre lo porta a desiderare di uccidere il proprio fratello, dopo averne tentato l’omicidio ed essere stato scoperto viene internato in un ospedale psichiatrico per un anno, al termine del quale viene regolarmente rilasciato. Di seguito viene arrestato per rissa, aggressione armata (spara ad un uomo), truffa e violenza.
Nel 1978 sequestra per due giorni la sorella mentalmente incapace della sua ragazza violentandola e sodomizzandola ripetutamente. Viene arrestato e condannato a sette anni di prigione (ridotti a tre anni in manicomio in appello).
Dopo essere stato rilasciato frequenta molte donne arrivando anche a sposarsi con una ragazza filippina di nome Betty, tuttavia tutte queste storie falliscono a causa del suo carattere violento portando via anche i figli nati da queste unioni. Anche la moglie, stanca delle minacce e dei continui abusi lo lascia e scappa via. A quel punto Gary concepisce l’idea di rapire delle donne per riuscire a costruire finalmente la famiglia che tanto desidera.
Gary chiude le donne che rapisce in cantina, legandole con una catena e costringendole a vivere nude in un ambiente sporco e ad avere rapporti sessuali ripetuti con lui. Se le ragazze disobbediscono le punizioni comprendono stupri, botte, scariche elettriche e la permanenza in una buca scavata in cantina dallo stesso Gary. Nel febbraio del 1987 una delle ragazze muore a causa delle condizioni e delle torture. Il 17 marzo 1987 viene uccisa tramite elettroshock anche una seconda ragazza.
La prima ragazza catturata, Josefina, conquista la fiducia di Gary che le consente di avere una serata di libera uscita. Josefina denuncia il suo carceriere a due poliziotti, dopo un momento di incredulità i due agenti danno retta alla ragazza e arrestano Gary in un distributore di benzina.
Al processo il procuratore riesce a dimostrare che Gary è sano di mente e molto intelligente, per questo la giuria lo condanna a morte, negli anni Gary prova ripetutamente a ribaltare il verdetto con appelli presso tutte le corti possibili, tenterà anche di suicidarsi ma senza riuscirci poiché il gesto gli viene impedito. Le vittime e la ex-moglie hanno avviato diverse cause per cercare di mettere le mani sui resti del suo cospicuo patrimonio. La sentenza è stata eseguita tramite iniezione letale il 6 luglio 1999
Le sue vittime:
- Deborah Dudley, 23 anni, rapita il 2 gennaio 1987, uccisa il 19 marzo 1987
- Jacqueline Askins, 18 anni, rapita il 18 gennaio 1987
- Agnes Adams, 24 anni, rapita il 23 marzo 1987
- Lisa Thomas, 19 anni, rapita il 23 dicembre 1986
- Josefina Rivera, 25 anni, rapita il 25 novembre 1986
- Sandra Lindsay, 24 anni, rapita il 3 dicembre 1986, uccisa nel febbraio 1987
Fonte: Wikipedia, La tela nera
E' severamente vietato copiare i contenuti de "La Nona Porta" senza citare la fonte.