I SEGNI DEL MALE Com’era possibile riconoscere il vampiro in un cadavere, per procedere al rituale? «Secondo le testimonianze dell’epoca, e che si riferiscono anche alle conoscenze dei secoli precedenti, una prova di aver intercettato la sepoltura di un vampiro era il cadavere intatto e il sudario masticato e consunto a livello della sua bocca», spiega Borrini. A questo essere malefico gli studiosi medievali hanno dedicato diverse trattazioni “scientifiche”. Nel 1679 Philuppus Rohr, teologo protestante, presenta all’Università di Lipsia la sua Dissertatio historico-philosophica de masticatione mortuorum, nella quale descrive alcune caratteristiche comportamentali di questi defunti: i nachzehrer erano soliti, nella loro tomba, masticare il velo funebre (il sudario), provocando un rumore simile a un grugnito, e come una larva crescevano e maturavano finché erano in grado di emergere come veri e propri vampiri, mentre l’immediata conseguenza della masticazione erano le epidemie. Continua alla fonte–->QUI