Marco Mariolini è il protagonista di un caso giudiziario e umano senza precedenti nella storia del crimine. Marco Mariolini presenta il suo libro “Il Collezionista di Anoressiche” durante una conferenza stampa, organizzata a Milano il 12 maggio 1997 al palazzo delle assicurazioni Ras, e nell’occasione dichiarò: “Sono un potenziale mostro ed è necessario che qualcuno mi fermi […]
Marco Mariolini è il protagonista di un caso giudiziario e umano senza precedenti nella storia del crimine.
Marco Mariolini presenta il suo libro “Il Collezionista di Anoressiche” durante una conferenza stampa, organizzata a Milano il 12 maggio 1997 al palazzo delle assicurazioni Ras, e nell’occasione dichiarò: “Sono un potenziale mostro ed è necessario che qualcuno mi fermi prima che involontariamente io ammazzi qualcuna”. Emblematica fu inoltre la dedica che lo scrittore inviò alla fidanzata: “Con odio e con amore”[
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Cronaca di un delitto annunciato
Marco Mariolini antiquario di Pisogne, in provincia di Brescia aveva un’unica ossessione: le donne estremamente magre, praticamente scheletriche. Una perversione, definita così da lui stesso, che lo porterà a chiudere in maniera tragica la storia con la sua giovane vittima: Monica Calò.
Mariolini non sa immaginarsi una vita senza una donna magrissima al suo fianco, Infatti dopo aver lasciato la moglie (ridotta a 33 chili), che aveva spinto ai limiti dell’anoressia, Mariolini parte alla ricerca di una nuova compagna. La trova, tramite un annuncio di cuori solitari: Monica Calò, 29 anni, studentessa di logopedia di Domodossola. Tra loro inizia una storia d’amore tormentata, in cui il protagonista comanda a bacchetta la donna in tutto e non solo sul cibo.
Nel suo libro scrive del loro rapporto ( Il nome che usa per Monica è Barbara) : “Volevo il controllo totale su Barbara, come se fosse stata una parte di me, una mia protesi. L’avrei portata alla morte certa per denutrizione, non importandomi più niente di nulla, compresa la mia stessa vita. Lei mi dava quell’illusione di completezza, sia nel corpo che nella mente, tanto mi sentivo fuso con lei e nello stesso tempo regista onnipotente della situazione”.
Esasperata da Mariolini, Monica tenta di liberarsi dai suoi modi opprimenti, lo aggredisce nel sonno a colpi di martello ma non lo uccide. Con l’accusa di tentato omicidio, Monica trascorre un anno agli arresti domiciliari. Durante questo periodo di lontananza forzata , Marco Mariolini scrive anche il secondo libro “Io Barbara e il mondo delle anoressiche”, in cui dice di essere pronto a uccidere Monica o chiunque gli impedirà di riavere la donna che ama.
Praticamente un delitto annunciato, Il 14 luglio 1998 Mariolini uccide Monica a Verbania con 22 coltellate; arrestato, viene condannato dalla corte d’assise di Novara a 30 anni di reclusione con rito abbreviato, la pena da scontare nel carcere di Bergamo.
Dal suo libro è stato tratto il film Primo amore (2004), diretto dal regista Matteo Garrone.
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