La necrofilia è una rara perversione sessuale (parafilia) nella quale viene raggiunto l’orgasmo mediante atti, eterosessuali od omosessuali, compiuti su un cadavere. La parola deriva dal greco antico: νεκρός (nekròs; “cadavere” o “morto”) e φιλία (philìa; “amore”). Secondo Erich Fromm lo stesso termine viene usato anche per colui il quale ha un’aggressività maligna che induce […]
La necrofilia è una rara perversione sessuale (parafilia) nella quale viene raggiunto l’orgasmo mediante atti, eterosessuali od omosessuali, compiuti su un cadavere. La parola deriva dal greco antico: νεκρός (nekròs; “cadavere” o “morto”) e φιλία (philìa; “amore”). Secondo Erich Fromm lo stesso termine viene usato anche per colui il quale ha un’aggressività maligna che induce alla spinta distruttiva-aggressiva (che si trova anche nell’atteggiamento del sadico) il cui desiderio è trasformare una persona in un oggetto, in un elemento di possesso, per farlo diventare una “cosa” su cui esercitare la propria volontà dispotica e oppressiva. Per il sadico, annientare l’altro, è la gioia più grande che va oltre il piacere di infliggere sofferenza. In quest’ottica si delinea quindi quello che Fromm definisce un atteggiamento necrofilo dove la tendenza di vita (insita nel biofilo) viene progressivamente ridotta fino a farla diventare inanimata; questo amore e questo tendere verso l’inanimato viene definito da Fromm necrofilia.
Il caso di Carl Tanzler
Un famoso caso di necrofilia fu quello di Carl Tanzler, radiologo statunitense di origini tedesche di Key West in Florida, che nel 1931 curò invano una paziente ventunenne (Elena Milagro Hoyos) malata di tubercolosi. La donna morì e il medico pagò ai genitori un mausoleo in cui tenere il corpo, per evitare la decomposizione. Due anni dopo rubò il corpo e lo collocò nel proprio letto, tenendo un guardaroba apposito per vestirlo.
Ted Bundy
Ted Bundy, serial killer americano attivo tra il 1974 e il 1978, adescava le sue giovani vittime, quasi tutte, presso residence universitari, con la solita scusa del braccio ingessato, per poi ucciderle e infierire sul loro corpo.
Jeffrey Dahmer, il Mostro di Milwaukee
Uno dei più noti casi è quello di Jeffrey Dahmer che uccise 17 giovani maschi fra il 1978 e il 1991, abusando sessualmente dei loro cadaveri.
Henry Lee Lucas
Il serial killer Henry Lee Lucas oltre a seviziare le persone vive compiva anche atti di necrofilia dopo gli omicidi.
Fonte: Wikipedia, Erich Fromm Biofilia e Necrofilia nella società
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