La tradizione letteraria europea deve il suo splendore anche all’opera dei Fratelli Grimm, capaci di catturare l’attenzione di intere generazioni, giungendo fino ai giorni nostri e rimanendo a galla nel mare di successi narrativi di cui è pregna l’Europa. Trattandosi di storie con una vena cupa che introduce ai bambini il lato oscuro dell’essere umano, […]
La tradizione letteraria europea deve il suo splendore anche all’opera dei Fratelli Grimm, capaci di catturare l’attenzione di intere generazioni, giungendo fino ai giorni nostri e rimanendo a galla nel mare di successi narrativi di cui è pregna l’Europa.
Trattandosi di storie con una vena cupa che introduce ai bambini il lato oscuro dell’essere umano, è bene far capire loro la natura fantastica dei racconti, nati dalla creatività di una persona. Eppure ciò non sarebbe del tutto corretto, dato che all’origine delle fiabe dei Grimm vi è sempre un avvenimento realmente accaduto.
Dopo la vendetta del Pifferaio magico, andiamo a vedere cosa si nasconde dietro alla storia di Hänsel e Gretel, la cui immagine è da sempre associata ad una casetta di marzapane.
Ad indagare sui due fratelli indifesi fu il professor Georg Ossegg nel secondo dopoguerra, quando identificò l’ambientazione della fiaba con la Foresta dello Spessart, un’area situata tra la Baviera e l’Assia nota agli abitanti del luogo come Foresta della Strega.
Ossegg decise di addentrarsi egli stesso in quella che credeva essere la location dell’episodio narrato dai Grimm, e in effetti riscontrò diverse somiglianze con le illustrazioni apparse nella versione originale dei racconti. Vagando per il bosco, non molto lontano dal sentiero che riteneva legato alla fiaba, il professore rinvenne una piccola casa – ovviamente fatta di mattoni e non di marzapane – e da qui cominciarono le sue ricerche storiche.
Consultando gli archivi locali, il ricercatore venne a conoscenza di una vicenda riguardante proprio quella casa, all’interno della quale una donna, Katharina, venne assassinata da due fratelli: Hans e Greta Melzler.
Ma quella dei nomi non è l’unica coincidenza: nell’abitazione Ossegg trovò quattro forni, una ricetta e attrezzi di pasticceria.
Ecco cosa accadde nel 1647 nella Foresta della Strega.
Katherina e Hans lavoravano insieme a corte come pasticcieri. Nonostante ciò, era lei a possedere tutti i segreti per la preparazione di un perfetto panpepato. L’uomo, di 37 anni circa, tentò di conquistare la collega in modo da sottrarre le informazioni più facilmente, lei tuttavia rifiutò le avances e per vendetta venne accusata di stregoneria.
Prosciolta dalle accuse ma non dai pregiudizi del popolo, Katharina si vide costretta a fuggire nel bosco e a proseguire lì la sua attività. Hans tuttavia non si arrese e, guidato dal desiderio di ottenere successo a corte, individuò il rifugio della donna e, aiutato dalla sorella Greta, raggiunse la sua rivale e la uccise gettandola nel forno.
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