Dopo la vicenda del naso sulla fronte, dalla Cina arriva un’altro caso bizzarro in ambito medico. Protagonista è l’87enne Liang Xiuzhen, che un giorno si è presentata in ospedale con un corno di circa 13 centimetri sulla testa. Secondo il racconto della donna, tutto cominciò otto anni fa, quando le spuntò un piccolo neo che […]
Dopo la vicenda del naso sulla fronte, dalla Cina arriva un’altro caso bizzarro in ambito medico. Protagonista è l’87enne Liang Xiuzhen, che un giorno si è presentata in ospedale con un corno di circa 13 centimetri sulla testa.
Secondo il racconto della donna, tutto cominciò otto anni fa, quando le spuntò un piccolo neo che tuttavia non le recava alcun fastidio. I problemi hanno avuto inizio più recentemente, da circa due anni, quando il neo in questione iniziava a causare un terribile prurito, poi lenito dal trattamento della medicina tradizionale cinese.
Tutto era tornato alla normalità, fino al giorno in cui il neo scoppiò e al suo posto prendeva forma un piccolo corno, cresciuto vistosamente fino a raggiungere le sembianze che potete osservare nelle immagini.
In realtà non si tratta di un caso anomalo (se non per le sue dimensioni): il corno cutaneo è infatti noto in medicina come tumore cheratinoso, costituito dalle stesse sostanze di unghie e capelli. Tuttavia, nonostante si parli di una vicenda clinica già nota (il primo caso sembra risalire a François Trouille), mai prima d’ora si erano sviluppate tali misure.
L’anziana donna, dunque, non si sta trasformando in unicorno.
Nei casi simili è possibile asportare chirurgicamente il tumore, ma i medici cinesi hanno finora esitato proprio a causa delle anomale dimensioni, oltre che all’età della paziente, temendo che un intervento possa rivelarsi fatale.
Secondo le ultime notizie giunte dalla Cina, la donna avrebbe comunque insistito – nonostante gli alti rischi – per l’asportazione del corno cutaneo, dato che quest’ultimo non consiste in una semplice anomalia estetica ma in un vero e proprio tumore che provoca forti dolori e talvolta sanguina copiosamente.
La figlia di Liang Xiuzhen ha inoltre spiegato ai numerosi giornalisti accorsi che la paura per l’intervento è profonda, ma che la donna-unicorno (così ribattezzata dalla comunità in cui vive) è giunta al punto di non riuscire a dormire e dunque non vi è alternativa.