Ditroit, un ufficiale giudiziario bussa ad una porta per eseguire un normale controllo prima di procedere al pignoramento di alcuni beni. Non trovando nessuno decide di entrare ugualmente a ispezionare l’abitazione, ma durante il controllo emerge un fatto orribile: aprendo il freezer (uno di quelli a pozzetto) vede un corpo congelato. Immediatamente chiama il 911, il […]
Ditroit, un ufficiale giudiziario bussa ad una porta per eseguire un normale controllo prima di procedere al pignoramento di alcuni beni. Non trovando nessuno decide di entrare ugualmente a ispezionare l’abitazione, ma durante il controllo emerge un fatto orribile: aprendo il freezer (uno di quelli a pozzetto) vede un corpo congelato. Immediatamente chiama il 911, il servizio di emergenza della polizia.
L’abitazione è quella di Mitchelle Blair, una 36enne madre di 4 figli, la quale, mentre posta su facebook foto e frasi per mostrare tutto il suo amore incondizionato per i figli, fa vivere alle povere creature una realtà ben diversa. Infatti i cadaveri scoperti nel freezer dall’ufficiale giudiziario sono 2 dei suoi 4 figli: un bimbo di 11 anni, Stephen, e una bambina di 14, Stoni, entrambi avvolti in teloni di plastica.
Mitchelle Blair è stata arrestata poco dopo, e durante l’interrogatorio confessa di aver ucciso il piccolo Stephan nel maggio del 2012 e circa un anno dopo la piccola Stone. Il movente di tale orrore? Avevano molestato il fratellino.
Durante il processo il giudice Dana Hathawah, ha accusato Mitchelle Blair di aver creato una sorta di “casa degli orrori” e ha aggiunto: «Io prego che i vostri figli rimasti possano riprendersi da ciò che hanno visto e sopportato in quella casa». Esami medici precedenti al processo hanno rivelato segni di abuso anche su i due figli sopravvissuti rispettivamente di 11 e 17 anni ma non solo, infatti, come lei stessa ha confessato, dopo aver pestato a sangue il piccolo Stephen e costretto a ingerire detersivo, lo ha soffocato con un sacchetto dei rifiuti e ha ordinato agli altri figli di seppellirlo nel congelatore, la stessa sorte è toccata alla piccola Stone circa un anno dopo.
Mitchelle Blair è stato condannata al carcere a vita senza possibilità di libertà condizionale.
La Nona Porta
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