Bonnie e Clyde divennero una leggenda già negli anni Trenta: non tanto per i crimini commessi dai due, molti dei quali si rivelarono falsi, così come vari dettagli raccontati dai giornali dell’epoca su di loro, bensì perché sembravano amarsi al di là di ogni cosa, sembravano intoccabili e furono gli obiettivi di una delle “cacce all’uomo” […]
Bonnie e Clyde divennero una leggenda già negli anni Trenta: non tanto per i crimini commessi dai due, molti dei quali si rivelarono falsi, così come vari dettagli raccontati dai giornali dell’epoca su di loro, bensì perché sembravano amarsi al di là di ogni cosa, sembravano intoccabili e furono gli obiettivi di una delle “cacce all’uomo” più spettacolari della storia americana.
Bonnie Parker era nata nel 1910, a Rowena in Texas. Dopo la morte del padre la famiglia si trasferì a Dallas. Nonostante le condizioni economiche, si iscrisse al liceo, ma a 16 anni lasciò la scuola e si sposò. Dopo tre anni si separò anche se non divorziò mai da suo marito Roy Thorton, il quale verrà arrestato per furto con scasso e morirà nel 1937 durante un tentativo di evasione dal carcere. Bonnie Parker, dopo la separazione, continuò a vivere con la madre e a fare la cameriera in un locale di Dallas.
Clyde Barrow era nato nel marzo del 1909 a Telico, un sobborgo di Ellis County, in una famiglia di agricoltori. Alla fine degli anni Venti iniziò la sua attività criminale. Grande appassionato di auto ne prese una a noleggio senza mai restituirla, venne poi coinvolto con il fratello in un furto di tacchini, e in seguito continuò a vivere scassinando casseforti, rubando automobili e rapinando negozi. Venne arrestato più volte e in molti sostennero che fu il carcere a rafforzare le sue tendenze criminali.
Bonnie & Clyde
La fonte più attendibile dice che il primo incontro tra Bonnie e Clyde avvenne in casa di un’amica comune, nel 1930: Bonnie stava assistendo l’amica che aveva un braccio rotto, Clyde andò a farle visita. I due si piacquero e si innamorarono: qualche tempo dopo lei lo aiutò ad evadere dalla prigione dove nel frattempo Clyde era stato rinchiuso per un furto con scasso, passandogli un’arma durante una visita. La loro fuga iniziò più tardi, nell’aprile del 1932. Bonnie venne arrestata per tre mesi come complice nel furto di un’auto; Clyde venne accusato dell’omicidio di John Bucher, il proprietario di un negozio di Hillisboro, Texas, dove con la sua banda aveva organizzato una rapina. Clyde sostenne sempre di essere innocente, di non essere mai entrato nel negozio e di essere semplicemente l’autista che aspettava in macchina i complici. Ma la moglie di Bucher lo riconobbe sulle foto segnaletiche e lo indicò come responsabile dell’omicidio. Di fronte alla scelta del carcere a vita o della fuga, Clyde scelse la seconda e Bonnie lo seguì.
Durante tutto il periodo della fuga si unirono a loro altri criminali e complici: Ray Hamilton, W.D. Jones e nel 1933, Buck, il fratello di Clyde, e sua moglie Blanche (Buck verrà colpito quello stesso anno alla testa da due proiettili durante una sparatoria in Iowa, e morirà sei giorni dopo in ospedale). Nel giro di due anni la banda commise molte rapine, furti e rapimenti. Ci furono anche degli omicidi, tredici in totale. Per confondere le loro tracce Bonnie e Clyde cambiavano targa, rubandola da altre automobili.
La polizia arrivò spesso vicina ad arrestarli, ma loro riuscirono sempre a fuggire. Nel 1933, durante una retata nell’appartamento in cui erano nascosti a Joplin, nel Missouri, gli agenti trovarono armi, una poesia scritta a mano da Bonnie, e diversi rotoli di pellicola non ancora sviluppati: le foto finirono sulle prime pagine dei giornali dell’epoca contribuendo ad aumentare la popolarità della coppia e la loro fama di invulnerabilità. Il 10 giugno del 1933, vicino a Wellington, in Texas, l’auto su cui si trovavano Bonnie e Clyde ebbe un incidente e si capovolse in un burrone: a causa di un incendio o a causa del liquido contenuto nella batteria della macchina (le fonti non sono concordi) Bonnie Parker riportò gravi ustioni, a causa delle quali non recuperò più l’uso della gamba destra.
Il 23 maggio del 1934
Nel frattempo l’FBI aveva creato una squadra speciale per catturare Bonnie e Clyde. Il 16 gennaio del 1934 Clyde fece evadere alcuni suoi compagni dalla prigione di Eastam: tra loro c’era anche Henry Methvin, che decise però di collaborare con la polizia. Il 23 maggio del 1934, nascosti lungo una piccola strada della Louisiana, Methvin e i poliziotti attesero la macchina su cui si trovavano Bonnie e Clyde: usarono come esca il furgone del padre di Methvin abbandonandolo lungo una strada, Clyde lo riconobbe e rallentò. I poliziotti iniziarono a sparare sui due e li uccisero.
Dentro la macchina vennero ritrovate tantissime targhe, armi e più di 3 mila proiettili: lei aveva 23 anni, lui 25. Bonnie e Clyde furono seppelliti a Dallas, ma non uno accanto all’altro perché le famiglie si opposero. Clyde nel Western Heights Cemetery e Bonnie nel Crown Hill Memorial Park.
Oltre 50.000 persone presenziarono al funerale di Bonnie e oltre 40.000 a quello di Clyde rendendo perfino difficoltoso per i parenti raggiungere il cimitero.
Foto d’epoca della loro morte
Il 23 maggio del 1934 l’auto su cui si trovavano Bonnie Parker e Clyde Barrow, i due criminali che passarono alla storia semplicemente come Bonnie & Clyde, fu colpita da una raffica di proiettili su una strada della Louisiana, vicino a Bienville, durante un’imboscata della polizia (qui l’articolo del New York Times di quel giorno sulla loro morte). L’auto, una Ford, era stata rubata un mese prima in Kansas.
Fonte: Wikipedia, il post.it
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