Sagawa dichiarò che sin da bambino il suo sogno era quello di mangiare una persona. Questo morboso desiderio lo portò durante l’adolescenza a introdursi furtivamente nella stanza di una studentessa nel cuore della notte, con una maschera di Frankenstein. non con l’intento di ucciderla, ma con l’intento di darle un morso alle natiche. Tuttavia la […]
Sagawa dichiarò che sin da bambino il suo sogno era quello di mangiare una persona. Questo morboso desiderio lo portò durante l’adolescenza a introdursi furtivamente nella stanza di una studentessa nel cuore della notte, con una maschera di Frankenstein. non con l’intento di ucciderla, ma con l’intento di darle un morso alle natiche. Tuttavia la ragazza si svegliò e comincio a urlare, portandolo alla fuga. In quel caso il padre di Issei Sagawa, uomo molto potente, fece in modo di insabbiare l’accaduto.
Una volta adulto, ormai al college, Sagawa fece di tutto per realizzare il suo “sogno”, e ci riuscì. La povera vittima della sua spietata perversione fu Renée Hartevelt. Ecco come si svolsero i fatti la sera dell’efferato omicidio:
Sagawa invitò la vittima Renée Hartevelt a casa sua con la scusa di volerla registrare mentre leggeva una poesia, ma mentre la ragazza era immersa nella lettura, Sagawa alle sue spalle le puntò un fucile dietro la testa uccidendola (L’accaduto rimase registrato nella cassetta). Il vero scempio cominciò subito dopo che Renée Hartevelt finì al suolo priva di vita: seguì infatti l’eccitamento di Sagawa, che cominciò a mordere la ragazza sulle natiche, abusò del cadavere di Renée e proseguì col tagliare pezzi di carne da diverse parti del corpo (circa 7 kg). Alternò atti di cannibalismo ad atti di necrofilia nonostante il corpo fosse in uno stato indescrivibile. Divorò a morsi il pube e il clitoride della vittima (Sagawa dichiarò alla polizia di averli inghiottiti crudi), recise entrambi i seni che mangiò ( da sue dichiarazioni) come primo pasto e con un contorno di verdure, usando le sue mutandine come tovagliolo e poi passò ad esportare “fette” di carne dalle cosce e per tutta la notte continuò il suo macabro “banchetto”.
Quando finì mise i poveri resti della ragazza dentro due valigie e uscì di casa.
Prese un taxi e si recò al Bois de Boulogne dove tentò di abbandonare le valigie , ma fu scoperto e arrestato.
Ecco i medici della scientifica che analizzano quanto rimane della giovane Renée Hartevelt.
Sagawa fu dichiarato inabile a sostenere un processo ed il suo ricco padre, Akira Sagawa, ottenne la sua estradizione in Giappone, dove venne liberato dalla custodia in meno di quindici mesi. Sagawa era già diventato una celebrità nazionale nella sua patria per il suo atteggiamento impenitente nei riguardi dell’intera faccenda. Da allora, ha scritto diversi best-seller ed è apparso in almeno un film. Ora Sagawa scrive una colonna per un tabloid nazionale
Nel mese di giugno 2012, il canale YouTube della rivista VICE pubblica un’intervista fatta ad Issei Sagawa, dove lui afferma di aver in passato utilizzato la masturbazione per tenere a freno i propri istinti, che lo spingevano all’antropofagia. Dichiara che avendo raggiunto l’età di 61 anni, ormai è in uno stato di impotenza sessuale e che quindi ha paura che la sua crudeltà possa prendere nuovamente il sopravvento.
Fonte: Wikipedia, hallofcrime.com
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