IL VIDEO CONTIENE IMMAGINI CRUENTE E’ ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO AD UN PUBBLICO SENSIBILE. Il numero totale di prigionieri che sono stati detenuti nella prigione di Guantanamo ammonta a circa 800. Nel gennaio 2002 i detenuti erano 158. Nel 2003 aumentano fino a circa 650. Secondo il Washington Post nel 2004 vi sarebbero stati almeno 367 prigionieri.[Nell’ottobre 2006 i […]
IL VIDEO CONTIENE IMMAGINI CRUENTE E’ ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO AD UN PUBBLICO SENSIBILE.
Il numero totale di prigionieri che sono stati detenuti nella prigione di Guantanamo ammonta a circa 800. Nel gennaio 2002 i detenuti erano 158. Nel 2003 aumentano fino a circa 650. Secondo il Washington Post nel 2004 vi sarebbero stati almeno 367 prigionieri.[Nell’ottobre 2006 i detenuti furono circa 500. Solo per 10 di questi è stato formalizzato un capo d’imputazione con conseguente rinvio a giudizio. Nel febbraio 2011, erano detenuti a Guantanamo ancora 172 prigionieri.
Circa le modalità di funzionamento della parte carceraria della base, si sono levate polemiche circa le condizioni di reclusione e l’effettivo status giuridico-fattuale dei reclusi. Da parte di alcuni osservatori si sostiene infatti che i reclusi non sarebbero classificati dal governo USA come prigionieri di guerra, né come imputati di reati ordinari (il che potrebbe garantire loro processi e garanzie ordinarie), ma sarebbero invece ristretti come detainees (detenuti) senza altro dichiarato titolo.[
Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha diffuso alcune fotografie dei detenuti nella base militare. L’allora Segretario delladifesa Donald Rumsfeld ha dichiarato che questi prigionieri sarebbero “combattenti irregolari” cui non si applica “alcuno dei diritti della Convenzione di Ginevra“. Essi “non saranno considerati come prigionieri di guerra, perché non lo sono“, ha precisato.[11]
Nel gennaio 2002 l’Alto Commissario per i Diritti dell’Uomo dell’ONU, Mary Robinson, ha protestato contro le condizioni di detenzione dei prigionieri. L’ex-presidente della Repubblica d’Irlanda ha insistito sugli “obblighi internazionali, che vanno rispettati”. Rispondendo il 21 gennaio alle critiche mosse Rumsfeld ha affermato che esso sarebbe conforme “nelle parti essenziali” alla Convenzione di Ginevra.
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