S Shoko Asahara ( Nella foto a sinistra ) fondò Aum nel 1984, in seguito ribattezzata “Aleph”. L’arruolamento nella legione di Aum era più di un semplice percorso di liberazione personale: la recluta infatti avrebbe avuto l’opportunità di salvare gli altri. Questo era un messaggio inebriante per i giovani che vivevano un disagio nella loro esistenza e cercavano […]
Shoko Asahara ( Nella foto a sinistra ) fondò Aum nel 1984, in seguito ribattezzata “Aleph”.
L’arruolamento nella legione di Aum era più di un semplice percorso di liberazione personale: la recluta infatti avrebbe avuto l’opportunità di salvare gli altri. Questo era un messaggio inebriante per i giovani che vivevano un disagio nella loro esistenza e cercavano maggiori significati. Agli adepti era richiesto di consegnare tutti i propri beni, tagliare i legami con la famiglia e gli amici e dedicarsi a tempo pieno all’attività di Aum. Questa setta divenne un rifugio anche per numerosi giovani che non andavano d’accordo con i loro genitori o che avevano difficoltà a relazionarsi con le persone in generale. Le strutture di Aum erano ambienti confortevoli e rassicuranti per ragazzi e ragazze che si sentivano a disagio altrove.
I leader di Aum usavano intensamente lo yoga come strumento per infondere disciplina nei membri della setta. Alcuni degli iniziati dicevano di vivere fenomeni paranormali mentre erano impegnati nel regime yoga: la percezione di essere irradiati da una luce brillante, per esempio, o l’aumento di energia attraverso il loro corpo. I praticanti di yoga “convenzionali” hanno riferito esperienze simili, ed anche i monaci buddisti meditativi vivono le stesse sensazioni. Il condizionamento spirituale subito dai membri di Aum ha innestato un senso di dipendenza da Asahara e quella dipendenza ha determinato la disponibilità a partecipare anche a crimini efferati da parte di alcuni ragazzi membri di questa “associazione”. Il successo del condizionamento iniziato con lo yoga ha stuzzicato l’appetito della leadership di Aum verso il modo di indottrinare più rapidamente altri iniziati mediante l’uso di metanfetamine e LSD, producendo in casa scorte di droghe illegali, somministratole agli adepti durante le cerimonie. Aum ha creato nei membri la paura della dannazione eterna, quale prezzo per non osservare la dottrina della setta. Diversi ex seguaci hanno rivelato che non erano in grado di allontanare quella paura. Anche dopo aver provato a recidere i legami, la paura li ha spinti a ricongiungersi al culto. Un altro strumento utilizzato dalla setta per modellare la psiche degli adepti, era la privazione del sonno, non ricevevano notizie dal mondo esterno, il loro unico accesso alle informazioni era quanto veniva impartito dal culto.
Aum ha commesso numerosi crimini, tra cui 10 casi che hanno comportato uno o più uccisioni oltre ad episodi di tentato omicidio, fabbricazione illegale di armi da fuoco, esplosivi e droghe, la costruzione di un impianto per la produzione di sarin in grandi quantità (Gas usato nell’attentato terroristico alla metropolitana di Tokyo), la frode e il furto. Ad aprile 2015 Takahashi Katsuya è stato l’ultimo dei 192 membri del culto omicida ad affrontare la giustizia. Nessuno degli imputati ha ricevuto alcuna clemenza nella loro condanna, perché i tribunali hanno rifiutato di accettare il controllo mentale come circostanza attenuante.
(Originariamente scritto in giapponese e pubblicato il 1 ° luglio
2015)
Libera traduzione a cura favisonlus
FONTE ORIGINALE: nippon.com
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