Il medioevo non è certo un’epoca priva di misteri e strani simbolismi, ma il Codex Gigas rappresenta un vero rebus per gli esperti di scritture antiche. Il libro è il più grande manoscritto medievale, con un’altezza di 92 centimetri, una larghezza di 50 e un peso di 75 chilogrammi. Inizialmente le pagine erano 320, ma […]
Il medioevo non è certo un’epoca priva di misteri e strani simbolismi, ma il Codex Gigas rappresenta un vero rebus per gli esperti di scritture antiche. Il libro è il più grande manoscritto medievale, con un’altezza di 92 centimetri, una larghezza di 50 e un peso di 75 chilogrammi. Inizialmente le pagine erano 320, ma 8 di queste sono andate perdute, alimentando un mistero che dura da quasi mille anni. L’autore identificato come più probabile ha nome Herman il Recluso, ed avrebbe impiegato circa 20 anni per finire quest’opera mastodontica.
La leggenda vuole che questo libro sia stato scritto in una sola notte, durante la quale il monaco avrebbe voluto creare un manoscritto di tale bellezza e grandezza che avrebbe dovuto celebrare nei secoli il monastero benedettino di Podlažice, nell’allora Boemia.
I motivi per cui viene definita la “Bibbia del Diavolo” sono due: il primo è legato alla figura diabolica presente a pagina 290, che raffigura Lucifero in tutta la sua malefica diabolicità, e la seconda è legata alla fattura grafica del libro, che sembra, appunto, praticamente identica in tutte le 320 pagine, una particolarità unica in un libro che avrebbe dovuto esser stato scritto in oltre 20 anni.
Un’altra leggenda vuole che il monaco fosse stato condannato ad esser murato vivo per i suoi peccati, e che l’unica via di salvezza sarebbe stata quella di scrivere l’intero sapere umano in un libro in una sola notte. Il monaco avrebbe scritto il libro stringendo un patto col diavolo: se avesse scritto il libro, avrebbe venduto la propria anima a Lucifero ma avrebbe avuto salva la vita su questa terra.
Satana accettò di aiutare il monaco, il quale avrebbe avuto gloria terrena ma dannazione eterna.
Oggi la gigantesca opera si trova presso la Biblioteca Nazionale di Svezia, e gli studiosi non sono stati ancora in grado di spiegare come questo codice sia stato scritto in un periodo di tempo così lungo senza che venga mostrato alcun cambiamento di umore o di invecchiamento da parte dell’unico autore. Per approfondire, questa la pagina di Wikipedia dedicata al Codex Gigas.
Fonte: Vanilla Magazine
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