La nascita di una coppia di gemelli siamesi non è frequente, circa un caso su 120.000. Alcune volte, tramite delicate e complicate operazioni, i bambini possono essere separati e vivere una vita normale. Ciò chiaramente non può accadere se hanno in comune organi vitali. Questo è il caso delle gemelline di cinque anni Krista e […]
La nascita di una coppia di gemelli siamesi non è frequente, circa un caso su 120.000. Alcune volte, tramite delicate e complicate operazioni, i bambini possono essere separati e vivere una vita normale. Ciò chiaramente non può accadere se hanno in comune organi vitali. Questo è il caso delle gemelline di cinque anni Krista e Tatiana Hogan, che vivono in Canada: le piccole infatti hanno corpi separati, ma sono unite per il cranio, condividendo gran parte dei loro cervelli, che di fatto sono come uno solo.
La scelta coraggiosa di Felicia, mamma anche di Rosa, Christopher e Shaylee, è infinita, non solo non ha mai pensato di abortire ma neanche di sacrificare una delle due bimbe per salvare l’altra. Nel corso degli anni, dal momento della loro nascita, ha ricevuto varie lettere e messaggi di odio, ma il suo amore è più grande e più forte dei giudizi degli altri.
“Le lettere che ho ricevuto dicevano che le mie bambine erano dei mostri. Erano lettere anonime che dicevano che non avrei mai dovuto farle nascere. Ma io non ci ho mai badato molto a queste sciocchezze. Dopotutto se quelle persone non avevano neanche avuto il coraggio di firmarsi, perché mai avrei dovuto buttar via tempo con loro o preoccuparmi?”
I sistemi nervosi delle due bambine sono strettamente interconnessi ed i medici hanno scoperto che quando una delle due viene punta, l’altra reagisce saltando.
Inoltre, dando il ciuccio in bocca all’una, la seconda smette di piangere.
Nell’agosto 2007, dopo approfonditi esami e studi, i medici hanno dichiarato che le due gemelle non potevano essere separate, l’intervento avrebbe potuto uccidere o paralizzare una delle due o addirittura essere fatale per entrambe.
Per proteggere la loro privacy, la famiglia ha ridotto l’esposizione al pubblico delle due piccine, consentendo solo al National Geographic ed a Discovery Channel UK di filmarle.
Il documentario ha seguito la loro vita passo, passo per un anno, incluso l’emozionante incontro con gli Schappells, i gemelli siamesi uniti per la testa, più vecchi al mondo (49 anni).
Ciascuna delle due gemelline sente i pensieri e vede attraverso gli occhi dell’altra, come hanno constatato, con meraviglia, i medici che le stanno studiando.
La loro sorprendente esperienza cognitiva e visiva dipende dal fatto che hanno un unico ipotalamo, la parte del cervello che trasmette le sensazioni fisiche e le funzioni motorie alla corteccia cerebrale.
“Quando stanno giocando, se una delle due si protende per prendere un oggetto dal lato della sorella, sa esattamente dove si trova, anche se non dovesse riuscire a vederlo,” ha affermato Felicia Simms, mamma delle gemelle.
Sembra anche che le due bambine condividano le proprie emozioni. Così, se una si ferisce, l’altra può sentirlo e se sgridi una piange anche l’altra.
Il neurochirurgo pediatrico, Doug Cochrane, che le ha curate dalla nascita, ha confermato la facoltà di vedere attraverso gli occhi l’una dell’altra.
“Una gemella può vedere ciò che fa l’altra, in quanto il suo cervello riceve impulsi dalla retina dell’altra”, ha commentato il Cochrane.
Oggi le bambine, dopo alcuni problemi di salute e qualche operazione (pienamente riuscita), stanno crescendo bene: hanno cominciato a camminare, parlare e contare. Nessuno può predire con certezza come si evolverà la loro personalità. I loro cervelli sono infatti distinti, e al tempo stesso collegati tramite il tronco encefalico e il talamo. Ogni cervello lancia segnali all’altro, e ne riceve. Ovviamente la stampa ha tirato in ballo la fantascienza, la telepatia, eccetera, ma questa è semplicemente la natura nella sua declinazione più bizzarra. E, se le gemelline godranno di buona salute come sembra probabile, la loro vicenda potrà forse segnare una svolta nello studio della formazione di pattern di informazione a livello cerebrale, e perché no, illuminare molti dei quesiti che assillano filosofi e neurologi da decenni. Cos’è l’identità? Come e dove esattamente si forma la coscienza?
Per il momento le gemelline Hogan continuano a giocare, ignare di tutti questi problemi, e sperimentano quotidianamente un grado di intimità di pensiero che nessuno di noi può nemmeno immaginare. E questa, per loro, è l’unica realtà che esiste.
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