Sembrano strumenti di tortura. Invece servivano a farsi belle. L’ossessione per la perfezione non è un’invenzione del nostro secolo. Già all’inizio del ‘900, le donne erano pronte a tutto per apparire impeccabili. Anche a sottoporsi a strambi trattamenti. Se nel nostro secolo basta una “sobria” iniezione di Botox, applicarsi dei cetrioli sugli occhi o al […]
Sembrano strumenti di tortura. Invece servivano a farsi belle. L’ossessione per la perfezione non è un’invenzione del nostro secolo. Già all’inizio del ‘900, le donne erano pronte a tutto per apparire impeccabili. Anche a sottoporsi a strambi trattamenti. Se nel nostro secolo basta una “sobria” iniezione di Botox, applicarsi dei cetrioli sugli occhi o al massimo ricorrere alla chirurgia plastica, all’epoca le donne utilizzavano bizzarri strumenti, di certo poco piacevoli. E se è vero che “Chi bella vuole apparire, un po’ deve soffrire”, questa gallery rende bene l’idea
Elettroshock? No, permanente ai capelli. Germania 1929.
Un piccolo phon del 1920.
Metodo per cancellare le lentiggini usando anidride carbonica, 1930.
Maschera a caldo per la pelle del viso, 1940.
Sedia con rulli per assottigliare le gambe. USA, 1940.
Questo aggeggio che potrebbe sembrare infernale serviva a correggere l’applicazione del make-up, un’invenzione Max Factor, 1930.
Maschera di ghiaccio, di Max Factor.
Maschera che garantiva un colorito roseo, riducendo la pressione dell’aria.
Dispositivo per creare le fossette sulle guance. Il primo fu prodotto nel 1936.
Un altro metodo per fare la permanente.
Uno dei trattamento di bellezza eseguiti al salone di Helena Rubinstein, 1940.
“Maschere di bellezza” in gomma, per eliminare rughe e imperfezioni della pelle, 1921.
Nel 1940, metodo per non ustionarsi.
Fonte: http://www.huffingtonpost.it/2014/01/03/estetica-anni-20_n_4537088.html
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