Henry Howard Holmes (1861 -1896) è stato un serial killer statunitense, uno dei serial killer americani più prolifici in assoluto; viene inoltre considerato dai criminologi come l’assassino più folle e depravato di tutto l’Ottocento. Totalizzò oltre 200 vittime, di cui almeno 27 accertate. Nella sua biografia, scritta mentre era in carcere, affermò di avere commesso […]
Henry Howard Holmes (1861 -1896) è stato un serial killer statunitense, uno dei serial killer americani più prolifici in assoluto; viene inoltre considerato dai criminologi come l’assassino più folle e depravato di tutto l’Ottocento. Totalizzò oltre 200 vittime, di cui almeno 27 accertate. Nella sua biografia, scritta mentre era in carcere, affermò di avere commesso 133 omicidi, ma in seguito disse che era un trucco per guadagnare soldi; la polizia dell’epoca, quando gli perquisì il castello, affermò di avere trovato gli scheletri di 150 persone e gli attribuì 200 vittime. La cifra reale resta comunque sconosciuta: si aggirerebbe forse tra 27 e 100 omicidi.
H.H. Holmes nacque il 16 maggio 1861 a New Hampshire in una famiglia abbastanza agiata. Ebbe un’infanzia più o meno normale: non subì nessun abuso degno di essere ricordato. Al contrario da piccolo gli piaceva torturare con sadici esperimenti animali randagi. Sognava sempre di essere un dottore: questo sarà il suo futuro lavoro.
Commise il suo primo omicidio nel 1880: a scopo di profitto avvelenò una donna. Diverso tempo dopo lesse un annuncio di una donna anziana che cercava un aiutante per la sua farmacia: Holmes rispose all’annuncio presentandosi in casa sua e si offrì anche di curarle il marito gravemente malato da tempo. Dopo averle avvelenato il marito con la scusa di aiutarlo, Holmes fece una proposta all’anziana signora: lei gli avrebbe ceduto la farmacia e lui l’avrebbe gestita; lui in cambio le avrebbe dato un reddito mensile. La donna accettò; qualche tempo dopo avergli chiesto il debito, che puntualmente non le arrivava mai, sparì anche lei: è stata la terza vittima di Holmes.
Dal 1892 al 1894 un numero enorme di clienti di qualsiasi età (anche bambini), visitatori, garzoni, conoscenti, fidanzate e perfino complici di Holmes troveranno la morte nel castello. Il suo modus operandi era il seguente: spesso affittava una camera; poi, dopo aver intrappolato le vittime ed aver goduto delle loro urla strazianti, li faceva morire asfissiati nella camera oppure li gasava. A volte incendiava il gas in modo da carbonizzarli. Il corpo veniva quindi recuperato ed utilizzato in tre modi: veniva eviscerato e scarnificato per poi rivenderne lo scheletro ad università; veniva completamente sciolto nella piscina d’acido; veniva utilizzato da Holmes come cavia per dissezioni ed esperimenti non meglio definiti senza finalità scientifiche.
Poco prima del 1894, Holmes, vedendosi accerchiato dai creditori, in un momento di difficoltà economica, abbandonò il castello per rifugiarsi altrove. Diverse settimane dopo un altro suo complice (un tale chiamato Pat Quinlan) bruciò l’edificio, furioso per aver perso l’amante, sua sorella e la sua figlia illegittima: Holmes per errore mentre erano in una stanza le aveva come al solito gasate e scarnificate. Dopo aver lasciato Chicago, Holmes provò a intascare i soldi dell’assicurazione per incendio accidentale, ma un investigatore mandò a monte il piano scoprendo che l’incendio era doloso. Holmes non venne accusato di nulla, ma continuò a truffare e, tra una truffa e l’altra, uccidere.
Dopo una truffa andata anch’essa a monte finì in carcere e lì conobbe un nuovo complice, un tale di nome Marion Hedgepeth. Insieme, una volta liberati, architettarono un omicidio ai danni di un conoscente di Holmes, un certo Benjamin Pitezel e una frode all’assicurazione collegata alla sua morte. Marion avrebbe avuto la sua percentuale. L’omicidio venne compiuto e Holmes intascò i soldi ma sparì di nuovo senza dare i soldi a Hedgepeth. Egli, per vendicarsi, informò la società di assicurazioni truffata e lì scattò un mandato di arresto per un tale Henry Howard Holmes.
Il suo castello, nonostante fosse ridotto ad un moncone bruciato, fu un’attrazione per gli abitanti, fin quando un altro incendio misterioso lo rase al suolo completamente. Henry Howard Holmes morì impiccato la mattina del 7 maggio 1896, all’età di soli 36 anni; fino all’ultimo volle essere chiamato “dottor Holmes”. La sua lenta e straziante agonia durò quindici minuti: il cappio infatti non era stato preparato a regola d’arte. Il corpo, è tuttora sepolto nell’Holy Cross Cemetery.
FONTE: wikipedia , the thanatos archive Fonte---->QUIE' severamente vietato copiare i contenuti de "La Nona Porta" senza citare la fonte.