La vigilia di Natale del 1945 la famiglia Sodder stava passando una tranquilla serata in famiglia. La madre andò a letto lasciando giocare cinque dei dieci figli (uno era impegnato con il servizio militare) nel salotto, con la promessa di mettere tutto in ordine al termine della serata. La donna ricevette una telefonata agghiacciante verso la […]
La vigilia di Natale del 1945 la famiglia Sodder stava passando una tranquilla serata in famiglia. La madre andò a letto lasciando giocare cinque dei dieci figli (uno era impegnato con il servizio militare) nel salotto, con la promessa di mettere tutto in ordine al termine della serata. La donna ricevette una telefonata agghiacciante verso la mezzanotte, che cercava un uomo dal nome incomprensibile, e che terminò con una risata stridula. Jennie notò che i bambini non avevano chiuso le imposte, e tornò a letto. Verso l’una e mezza di notte l’incendiò divampò nella casa, e i genitori con quattro dei loro figli uscirono dall’abitazione. George Sodder corse a prendere la scala per andare a prendere i figli al piano superiore, ma notò che era stata rimossa. Ormai il piano superiore era completamente inaccessibile a causa delle fiamme, e i sei parenti non poterono che osservare la casa che andava completamente distrutta con i 5 ragazzi ancora al suo interno.
Il mattino seguente non venne trovato alcun cadavere dentro l’abitazione, nemmeno i resti di ossa o qualsiasi altra cosa che facesse pensare alla possibilità che dentro ci fosse qualcuno. Il filo del telefono risultò tranciato e la scala non si trovò più. L’inchiesta fu chiusa e i cinque figli Sodder dichiarati morti, ma i genitori non si diedero pace per tutta la vita, non credendo che i bambini fossero all’interno della casa durante il suo incendio. La famiglia ingaggiò anche un detective privato per indagare sulla sparizione dei figli, ma questi morì in circostanze misteriose. 20 anni dopo l’incidente i Sodder ricevettero una fotografia per posta, senza l’indirizzo del mittente, con una foto di un ragazzo, Louis, che era incredibilmente somigliante a quella del figlio omonimo. Sul retro della foto c’era scritto solo: Louis Sodder.
Una teoria, quella ritenuta più probabile, afferma che i bambini furono rapiti da un’organizzazione di stampo mafioso collegato con la Sicilia (il CAP della fotografia di Louis era 90132 – Palermo) corroborata dal fatto che i Sodder stessi fossero di origine italiana (Soddu era il cognome originario). I genitori non si diedero mai pace, ma a nulla servì il loro tormento, dato che i bambini non furono mai ritrovati. La famiglia morì senza mai sapere cosa accadde ai ragazzi, George Sodder nel 1969 e Jennie nel 1989.
FONTE: www.vanillamagazine.itE' severamente vietato copiare i contenuti de "La Nona Porta" senza citare la fonte.