Spesso sentiamo dire, o diciamo, che “una fotografia vale più di mille parole”. Ecco, queste foto hanno da offrire molto di più delle sole parole, offrono infinite emozioni. In questa serie di fotografie vengono catturati profondi viaggi emotivi che causano sensazioni che oscillano tra la grande gioia all’immensa tristezza. Ciò che portano alla mente ed […]
Spesso sentiamo dire, o diciamo, che “una fotografia vale più di mille parole”. Ecco, queste foto hanno da offrire molto di più delle sole parole, offrono infinite emozioni. In questa serie di fotografie vengono catturati profondi viaggi emotivi che causano sensazioni che oscillano tra la grande gioia all’immensa tristezza. Ciò che portano alla mente ed al cuore queste foto è una sensazione che va oltre le “mille parole”. A volte la fotografia è un’arte che riesce a trasmettere più di ogni altra qualunque emozione, attraverso un solo scatto che cattura storie di persone e di momenti.
Quest’immagine, scattata nel 1980, rappresenta un missionario mano nella mano con un bambino affamato (Uguanda). Qui sembra quasi che la mano sia di un alieno o di chissà quale creatura. Ci sono momenti in cui nel mondo ‘civilizzato’, tra le persone che non hanno problemi, gli obesi da fast food e tra l’opulenza, dimentichiamo quanto siamo fortunati. Ci dimentichiamo come sono sfortunati gli altri. Noi ci consumiamo nell’autocommiserazione e nei falsi problemi, mentre gli altri non hanno davvero nulla da consumare.
Fantastica foto di James Stanfield, che rappresenta il volto coperto di un dottore sfinito dopo un lungo intervento per un trapianto di cuore. Gli occhi del dottore sono rivolti verso i display che indicano l’andamento delle funzioni vitali del suo paziente. L’immagine fu scelta come più bello scatto del 1987 dalla National Geographic. Sulla destra in fondo alla stanza si può vedere la sua aiutante a terra, mentre dorme dopo le 23 ore di intervento.
Questa immagine rappresenta il confronto tra il padre e il figlio a distanza di cinquanta anni.
Ragazzo zingaro di ciunque anni la notte di Capodanno 2006 nella comunità gitana di San Giacomo, Perpignan, nel sud della Francia.
Un cane di nome “Leao” siede per il secondo giorno consecutivo sulla tomba del suo proprietario, che è morto nelle disastrose frane vicino Rio de Janeiro nel 2011
“Wait For Me Papà,” di Claude P. Dettloff a New Westminster, Canada, 1 ott 1940
Il potere dei fiori
Una donna si siede in mezzo le macerie causate da un terremoto e conseguente tsunam, a Natori, nord del Giappone, nel marzo 2011
Greg Cook abbraccia il suo cane Coco dopo averlo trovato il suo dentro la sua casa distrutta in Alabama a seguito del ciclone nel marzo 2012
Soldati russi si preparano per la battaglia di Kursk, luglio 1943
Durante massicce inondazioni in Cuttack città, India, nel 2011, un abitante del villaggio ha salvato numerosi gatti randagi portandoli con un cesto in bilico sulla testa.
Un uomo afghano offre tè ai soldati
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