A chiunque succeda di passeggiare in qualche luogo isolato o desertico, potrebbe capitare di imbattersi in un buco o in un crepaccio nel terreno o nella roccia. Ci sono però “buchi” misteriosi, luoghi avvolti da leggende inquietanti e macabre che sono considerati dei punti di accesso verso l’altro mondo. 1. Il Buco del Diavolo, Death Valley National […]
A chiunque succeda di passeggiare in qualche luogo isolato o desertico, potrebbe capitare di imbattersi in un buco o in un crepaccio nel terreno o nella roccia. Ci sono però “buchi” misteriosi, luoghi avvolti da leggende inquietanti e macabre che sono considerati dei punti di accesso verso l’altro mondo.
1. Il Buco del Diavolo, Death Valley National Park, Nevada.
Il Devil’s Hole (Buco del Diavolo) è una stretta voragine che si apre nelle rocce calcaree della Death Valley (Valle della Morte). Una grotta che si chiama buco del diavolo, nella Valle della Morte, dovrebbe tenere la gente a rispettosa distanza, invece ci sono diversi racconti su persone che sarebbero sparite nella caverna, che è profonda circa 300 metri, ed è anche il punto di scarico di un sistema di acque sotterranee che da migliaia di anni hanno formato una sorta di stagno “fossile”, dove vivono i pupfish, specie di pesci immutate da 10.000 anni ora in via di estinzione.
Una piccola pozza d’acqua non dà certo l’impressione di essere una porta per l’inferno, eppure, nel 1965 diversi bambini entrarono dentro la grotta, ma due di loro non ne uscirono, e i loro corpi non furono mai ritrovati, nonostante le ricerche effettuate dai sommozzatori. Anche il famigerato Charles Manson, che nel 1969 cercò rifugio nella Death Valley, considerava la caverna una porta per un mondo sotterraneo, dove rifugiarsi con i suoi accoliti, in attesa dell’apocalisse; da lì sarebbero riemersi, e Manson sarebbe diventato il leader di un mondo purificato. Purtroppo per lui, fu arrestato prima di trovare il passaggio attraverso la pozza di acqua salata, che aveva inghiottito i due bambini qualche anno prima.
2. Devil’s Sinkhole, State Natural Area, Texas.
Questo “buco del diavolo”, profondo circa 120 metri, è ricco di vegetazione al suo interno, e ospita una colonia di circa 3 milioni di pipistrelli messicani senza coda che, dal mese di aprile fino ad ottobre, al tramonto emergono dall’antro. Il nome sinistro della grotta è probabilmente dovuto alla loro presenza.
3. Il castello di Houska, Repubblica Ceca.
Questo strano edificio non è sicuramente né una grotta, né un crepaccio, ma ha una strana funzione: è stato costruito per occultare un buco nel terreno. Considerato il luogo più misterioso e mistico di tutto il paese, il castello non ha fortificazioni, disponibilità di acqua, e nemmeno una cucina: la mancanza totale di servizi induce a pensare che non fosse un luogo dove vivere.
Pare che sia stato costruito sopra ad un pozzo senza fondo, chiamato Porta dell’inferno, che si apriva appunto direttamente sugli inferi, e dal quale talvolta uscivano mostruose creature alate che terrorizzavano le persone. Il castello quindi non è mai stato considerato come una casa, ma piuttosto come un modo per coprire il buco, e mantenere i demoni al suo interno. Una leggenda racconta che quando il castello fu costruito, fu promessa la grazia ad ogni prigioniero che volontariamente fosse sceso nel buco. Un uomo accettò, ma iniziò ad urlare dopo pochi minuti. Quando fu tirato fuori, era come improvvisamente invecchiato di 30 anni.
4. Il cratere Darvaza, o Doorway to Hell, in Turkmenistan
Il cratere brucia ininterrottamente dal 1971, ed emana un pungente odore di zolfo: già questo spiegherebbe il nome di Porta per l’Inferno. In realtà la voragine è stata creata, involontariamente, durante una perforazione, effettuata dai sovietici, per cercare il petrolio. Un crollo del terreno ha consentito l’uscita di gas naturale, che fu incendiato per evitare disastrose conseguenze ambientali, nella speranza che il fuoco consumasse, nel giro di pochi giorni, tutto il gas contenuto all’interno della caverna sottostante. Le fiamme però hanno continuato a bruciare senza sosta da allora, dando luogo alla credenza che si tratti di un fenomeno soprannaturale, soprattutto fra gli abitanti del luogo. Il cratere si è aperto vicino al piccolo villaggio di Derweze, o Darvaza, che stranamente, in lingua turkmena significa “porta”.
5. Il Buco del Diavolo, Manastash Ridge, Washington.
In qualche punto della boscosa regione di Manastash Ridge, in un terreno di proprietà privata, ci dovrebbe essere un pozzo, apparentementesenza fondo, circondato da un alone di mistero e di pericolo, ma in realtà non si sa se esista veramente, o dove precisamente si trovi. Descritto da Mel Waters, il proprietario del terreno su cui dovrebbe trovarsi il pozzo, come un luogo ben conosciuto dagli abitanti locali e prima ancora dai nativi americani per essere stato usato come una sorta di discarica naturale, che inghiottiva qualsiasi cosa. Per quanto pesante fosse l’oggetto lanciato dentro, nessuno ha mai sentito che toccasse il fondo. Questo tunnel infinito ha quindi raggiunto la fama di strada per l’inferno.
Pare che gli animali, in particolare i cani, fossero terrorizzati da questo buco, e che anche gli uccelli ne stessero alla larga. Un uomo invece ha raccontato di aver gettato nel pozzo il corpo del suo cane defunto, che inspiegabilmente è tornato a casa, dopo qualche giorno. Il terreno è stato sequestrato, a detta di Waters, da agenti del governo, e nessuno è più in grado di localizzarlo, forse occultato volontariamente per nasconderne i segreti.
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